I finanziamenti attivi per l’imprenditoria femminile in Italia

imprenditoria femminile

Un dato incoraggiante, prima della pandemia, riguardava l’imprenditorialità femminile, cresciuta in Italia soprattutto nel Sud del Paese.

Secondo il rapporto di Unioncamere pubblicato a febbraio 2021, sono proprio le imprese femminili italiane che hanno risentito maggiormente della pandemia: circa 4000 imprese rosa in meno alla fine del 2020 rispetto all’anno 2019.

I settori di impresa femminile che più hanno risentito sono stati:

  1. Il commercio (-1,24%) ed è in questo settore che si concentra la maggior presenza di donne imprenditrici.
  2. Agricoltura.
  3. Attività manifatturiere.

Non hanno invece subito particolari flessioni, anzi sono state spesso in crescita, quelle attività che sono più intellettuali e richiedono maggior contenuto di conoscenza, come:

  1. Attività professionali (+3,59%).
  2. Attività finanziarie e assicurative.
  3. L’istruzione.
  4. Servizi di comunicazione e informazione.

E sono soprattutto le regioni del centro Italia che hanno sofferto la riduzione.
Per esempio, qui in Toscana – dal 2019 al 2020 – è stato registrato un -721 di imprese femminili.

La fiducia delle donne imprenditrici

Questi dati oggettivi hanno anche generato conseguenze soggettive: una maggiore sfiducia nelle donne imprenditrici. Infatti la quota di imprese femminili che dichiara che ritornerà ai livelli pre-covid nel 2021 è pari al 29% contro il 34% delle imprese maschili.

Eppure, l’Italia intera ha bisogno di far crescere la fiducia delle nostre donne imprenditrici.

Le donne hanno caratteristiche imprenditoriali e di leadership spesso migliori che gli uomini. Sicuramente, sono emotivamente più intelligenti.

Nello specifico, secondo un articolo pubblicato su Harvard Business Review, le donne superano di ben 17 punti di leadership su 19 punti, gli uomini.

I punti a favore dell’imprenditoria femminile con maggior distacco rispetto a quella maschile:

  1. Prendere iniziativa.
  2. Resilienza.
  3. Integrità e onestà.
  4. Gestione del cambiamento.
  5. Sviluppo e crescita degli altri.

I finanziamenti imprenditoria femminile

Per agevolare la creazione di imprese al femminile in Italia, sono stati attivati numerosi avvisi e bandi, rivolti anche in modo esclusivo alle donne, con notevole disponibilità finanziaria e spesso a fondo perduto.

Con la legge di Bilancio 2021 è stato istituito un nuovo Fondo impresa femminile, con una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022. Anche il bando “Donne in campo” dal Ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali, con un decreto del 2020, si è favorita l’imprenditoria femminile in agricoltura.

La situazione attuale

Attualmente sono disponibili alcuni avvisi interessanti proprio per le imprese femminili.

Ad esempio la regione Lazio ha aperto un Bando Donne Innovazione e Impresa che eroga contributi a fondo perduto fino al 60% per l’innovazione dell’imprenditoria femminile.

A livello nazionale, Nuove imprese a Tasso Zero è un altro avviso a cui possono guardare con attenzione le imprese femminili che intendono investire e crescere.

In conclusione

Sia a livello regionale sia a livello nazionale, ci sono vari canali che le donne imprenditrici possono percorrere per ottenere finanziamenti a fondo perduto.

Importante che l’idea imprenditoriale sia supportata da una analisi iniziale che deve comprendere anche gli aspetti finanziari e di marketing. Per queste ragioni è importante sviluppare il progetto imprenditoriale supportandolo con un business plan grazie al quale è possibile orientarsi e tenere la giusta rotta verso gli obiettivi finali.

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