Nell’attuale società, i cambiamenti sono continui e per le aziende è importante essere sempre pronte a cambiare direzione, a volte, anche in modo repentino.
Il periodo della pandemia ha dimostrato chiaramente che sapersi adattare velocemente e capire subito cosa sta accadendo, ha decretato il successo o il definitivo fallimento di molte aziende.
Però, perché l’azienda possa rispondere velocemente agli “stimoli” continui ha bisogno di persone dotate di una competenza fondamentale: l’adattabilità.
Adattabilità: di cosa parliamo
Adattabilità e Flessibilità si riferiscono alla capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti, alle sfide e alle nuove situazioni. Queste skills implicano la volontà di abbracciare il cambiamento, essere aperti alle nuove idee e disposti a modificare approcci o strategie di lavoro per raggiungere obiettivi comuni.
Le persone che non sono adattabili e flessibili tendono a resistere al cambiamento e ad aggrapparsi alle vecchie abitudini o metodologie. Questi comportamenti possono avere conseguenze negative per le organizzazioni e non solamente quando sono tenuti da manager o titolari di aziende.
“Abbiamo sempre fatto così” diventa allora un ostacolo, a volte insormontabile, perché non permette di esplorare nuove strade, chiudendo la porta a nuovi e più adeguati sviluppi.
Come riconoscere chi non possiede l’adattabilità
Come si riconosce chi non ha questa competenza così importante?
Ecco i principali requisiti:
1 – Resistenza al cambiamento
Le persone non adattabili si oppongono attivamente ai cambiamenti, impedendo l’implementazione di nuove strategie o processi aziendali.
Ogni innovazione o novità che viene introdotta, viene sistematicamente osteggiata mettendone in dubbio l’efficacia, alimentando una continua insicurezza nei collaboratori e nei colleghi.
Questo rallenta, ovviamente, l’evoluzione dell’organizzazione e ne limita la capacità di adattarsi a un contesto produttivo e sociale in continua evoluzione.
2 – Mancanza di innovazione
La mancanza di adattabilità e flessibilità impedisce di valutare in modo oggettivo nuovi metodi di lavoro o soluzioni tecnologiche più innovative, come ad esempio un software o strumenti di gestione più avanzati.
La strada conosciuta è sempre la migliore e l’atteggiamento negativo fa in modo che la soluzione aziendale proposta venga attuata (quando viene attuata) in modo da evidenziarne sempre l’inefficienza.
Le persone poco flessibili tendono a seguire rigidamente le routine consolidate e si aggrappano alle vecchie abitudini, senza valutare se esistono modi migliori o più efficienti per svolgere determinate attività.
3 – Ambiente di lavoro teso
L’opposizione al cambiamento e la mancanza di flessibilità creano un ambiente di lavoro teso e ostile. Ciò influisce negativamente sulla collaborazione, sulla comunicazione e sulla motivazione dei dipendenti.
Le persone poco flessibili, infatti, possono diventare ansiose e frustrate quando si trovano di fronte a situazioni impreviste o incerte. E possono riversare queste negatività sui collaboratori e sui colleghi.
Chi è aperto al cambiamento, si scontrerà necessariamente con questo atteggiamento chiuso ed ostile e da questa situazione chi subirà conseguenze negative sarà la stessa organizzazione. Fino ad arrivare magari a perdere persone competenti che non vogliono più tollerare determinati comportamenti.
Adattabilità delle persone e dell’organizzazione: una strada vincente
Quando una organizzazione è guidata da persone non adattabili il rischio di perdere opportunità di crescita, come l’espansione in nuovi mercati o l’adozione di tecnologie innovative, è molto alto.
Al contrario, le aziende guidate da capi flessibili e adattabili, con personale che si riconosce in questa modalità, vengono premiate dal mercato. Forse non subito perché i cambiamenti richiedono un po’ di tempo. Ma l’investimento di tempo è sicuramente inferiore alle perdite subite da chi non sa assolutamente adattarsi.
Ecco un breve elenco dei vantaggi delle aziende guidate da leader flessibili:
A come Agilità competitiva
Come abbiamo già evidenziato, un’azienda guidata da un capo flessibile e adattabile può reagire rapidamente ai cambiamenti del mercato e alle esigenze dei clienti. Ciò le consente di adattare la strategia aziendale, di identificare nuove opportunità e di rispondere in modo tempestivo alle sfide.
E con le giuste risorse umane, questi risultati sono sicuri. Il capo da solo non può arrivare all’obiettivo. Lo può fare solamente quando la sua squadra viaggia con lui e lo segue passo passo.
I come Innovazione continua
La flessibilità e l’adattabilità promuovono la cultura dell’innovazione all’interno dell’organizzazione. Un leader aperto al cambiamento incoraggia il pensiero creativo, stimola l’assunzione di rischi e supporta l’introduzione di nuove idee e soluzioni.
Ed è più incline a integrare nuove tecnologie e adottare strumenti digitali che migliorano l’efficienza e l’efficacia delle operazioni.
Adotta pertanto uno stile di leadership aperto che favorisce questi comportamenti nei suoi collaboratori.
S come selezione e trattenimento di nuovi talenti
Chi ha talento e vuole crescere professionalmente cerca organizzazioni in cui sia possibile sviluppare le proprie competenze e sperimentare nuove sfide. Le aziende guidate da capi flessibili e adattabili hanno maggiori probabilità di attrarre e trattenere i migliori talenti sul mercato.
Se domanda ed offerta di lavoro si incontrano con una selezione del personale fatta in modo attento e molto puntuale, vincono entrambi. L’azienda perché ha trovato una risorsa valida e la persona che ha trovato un ambiente in cui poter esprimere il proprio valore.
In conclusione
In conclusione, le persone non adattabili e flessibili possono rappresentare un ostacolo per l’evoluzione e il successo delle organizzazioni. Al contrario, le aziende che riconoscono l’importanza della flessibilità e della adattabilità possono cogliere le opportunità offerte dal mercato in continua evoluzione, stimolare l’innovazione e creare un ambiente di lavoro positivo.