A proposito di leadership, un giorno Steve Jobs disse : “È la capacità di innovare che distingue un leader da un epigono.”
Un epigono, per chiarezza, è chi riprende le idee o lo stile di un predecessore. Ma ci sono diversi stili di leadership oltre a quello del visionario e innovatore, caro al fondatore di Apple.
Il leader efficace
La citazione sopra, ad esempio, sembra tralasciare che i leader efficaci aiutano altri a raggiungere gli obiettivi personali. E, di conseguenza, contribuiscono a far raggiungere gli obiettivi del gruppo.
Un leader efficace, secondo lo psicologo Daniel Goleman, è quello che padroneggia i diversi stili e li alterna a seconda di circostanze ed esigenze delle persone.Così in una situazione problematica, ad esempio di azienda in crisi, si rende necessaria una leadership di tipo coercitivo-direttivo, che prenda il controllo e trovi una soluzione efficace nel breve periodo. Dopo avere risolto la crisi, il miglior stile da applicare potrebbe essere da visionario o da democratico.
L’obiettivo di questo articolo non è solo elencare i più comuni stili di leadership. È anche far riflettere sulla nostra capacità di riconoscerli negli altri e capire quale sia il nostro. Una ottima base per far progredire le proprie competenze di leadership.
Gli 8 stili di leadership
Tutti gli stili di leadership hanno degli attributi in comune, che sono:
- Capacità di comunicazione
- Guidare con le azioni, non solo parole
- Ottimismo
- Mentalità aperta
- Integrità (onesta intellettuale, coerenza con i propri valori).
Per fare un esempio, Steve Jobs o Gandhi avevano sicuramente due stili di leadership differenti. Entrambi avevano però una forte capacità di comunicazione: guidavano con l’esempio, ottimismo, mentalità aperta, integrità.
1) Leadership burocratica
Il leader che ha uno stile burocratico stabilisce e applica rigorosamente le regole, i manuali. Quindi tende a rifiutare il suggerimento di un dipendente, se in conflitto con le politiche aziendali o le pratiche consolidate.
Questo leader motiva con la disciplina e richiede un’immediata conformità.
Quando è efficace e quando no
Questo stile è più efficace quando una decisione deve essere presa in un breve lasso di tempo, in alcune circostanze straordinarie. Ad esempio, quando sul lavoro si gestiscono i rischi per la sicurezza, per il responsabile è meglio attenersi fermamente a regole e prassi.
Questo stile non è efficace quando si cerca di guidare individui altamente qualificati, poiché spesso si risentono della micro-gestione. In generale, questo stile non è efficace nel medio e lungo termine.
Esempio di leadership burocratica: Winston Churchill.
2) Leadership autorevole
Questo leader fornisce indicazioni a lungo termine e si concentra sugli obiettivi finali. Ha spesso più esperienza e conoscenza di coloro che guida.
Quando è efficace e quando no
Questo stile di leadership è più efficace quando è richiesto un cambio di direzione o di visione. Il cambiamento è spesso osteggiato razionalmente dalla maggioranza del gruppo in azienda e questo leader riesce allora a farsi seguire più per la sua autorità.
Questo stile di leadership è meno efficace quando è richiesta una guida esplicita.
Esempio di leadership autorevole: Donald Trump.
3) Leadership innovativa
É lo stile del citato Steve Jobs. Questo tipo di leader condivide una visione del futuro e persegue l’eccellenza, incoraggia idee innovative, motiva promuovendo il rispetto per la creatività dei membri del team ed invita a una conversazione collaborativa. Acquista dunque particolare senso la frase di Jobs “Stay hungry, stay foolish” per incentivare la curiosità.
I leader innovativi hanno una spiccata curiosità, desiderano conoscere, fare nuove esperienze.
Quando è efficace e quando no
Questo stile è più efficace quando si risolvono problemi complessi.
Invece può essere meno efficace quando i rischi assunti creano apprensione ai membri del team.
4) Leadership democratica
Questo stile basa il processo decisionale sul consenso e permettere ad altri di prendere, occasionalmente, anche il comando. In pratica, il leader tende a coinvolgere i dipendenti “di rango inferiore” nel processo decisionale.
La leadership democratica motiva offrendo opportunità di partecipazione, utilizza la collaborazione e la comunicazione per ricevere input dai membri del team.
Quando è efficace e quando no
Questo approccio è più efficace quando è necessaria la conoscenza dell’intero team per risolvere un problema o trovare una direzione che coinvolga tutti.
Questo stile è invece inefficace quando il tempo è limitato o se i membri del team non hanno le conoscenze o le competenze per dare contributi di qualità.
Immagina, per esempio, un leader democratico che soccorre il naufragio della Concordia: sarebbe un disastro nel disastro.
Esempio di leadership democratica: Nelson Mandela.
5) Leadership coach
Il leader coach si concentra ad istruire e preparare le persone, per la crescita dell’azienda. Questo leader comunica con affermazioni positive, per promuovere un alto livello di gratificazione personale.
É focalizzato nello sviluppo di competenze e motiva i suoi collaboratori sfidandoli in nuovi aspetti del lavoro.
Quando è efficace e quando no
Questo stile è efficace quando in azienda si incentivano i confronti uno a uno, tra leader e singole persone del team. Quando ci sono diverse opportunità di relazione interpersonale. É una leadership che eccelle con individui o gruppi che non hanno ancora realizzato il loro pieno potenziale.
Al contrario, questo stile è meno efficace quando coloro che vengono istruiti sono contrari al cambiamento.
6) Leadership di affiliazione
L’obiettivo di questo leader è creare un’unità coesa, enfatizzando il lavoro di squadra e l’armonia. Per fare questo, il leader motiva creando relazioni personali positive ed evitando conflitti. Lo stile di affiliazione è spesso usato efficacemente insieme a una leadership visionaria.
É un leader collaborativo e si concentra sui bisogni emotivi.
Quando è efficace e quando no
Questo stile di leadership è efficace per aumentare il morale, ridare la fiducia quando si è infranta o affrontare circostanze stressanti.
Ma questo stile è meno efficace quando il leader ha difficoltà a dare un feedback negativo (fondamentale per la crescita personale e professionale in team) e la performance dei collaboratori non è enfatizzata.
7) Leadership altruista
Questo leader si sente al servizio del gruppo e delle esigenze del singolo. Una leadership altruista è quello che idealizza Bob Davids (esperto di leadership) con la frase “Mettetevi al servizio di chi guadagna meno all’interno della vostra organizzazione“. O anche Simon Sinek, con il suo libro “Leaders Eat Last” propende per questo stile di servizio.
Si concentra quindi sull’ascolto attivo, l’empatia e l’impegno a costruire una comunità.
Quando è efficace e quando no
Questo stile è efficace nel creare una cultura positiva e nel promuovere il morale alto.
Al contrario, questo stile può essere inefficace se non viene concesso tempo sufficiente per applicare una prospettiva a lungo termine.
Esempio di leadership altruista: il capitano William Swenson
In diversi si chiederanno: chi è? Lo spiega, per l’appunto, Simon Sinek, in un TED Talk molto interessante.
8) Leadeship battistrada
Un leader battistrada fa l’andatura del gruppo: darà l’esempio di alta produttività, prestazioni e qualità. I membri del team devono seguire i suoi passi e, se non riescono a tenere il passo, il leader battistrada completerà l’attività al posto loro o proverà a sostituirli con altri.
Il leader “battistrada” è focalizzato nella produttività; tende ad essere oberato di lavoro ma un’alta motivazione nel raggiungere l’obiettivo gli permettere di sostenere un ritmo alto.
Quando è efficace e quando no
La leadership battistrada funziona quando il leader stabilisce requisiti chiari e motiva i membri del team a rispettare le scadenze.
Non funziona se i membri del team perdono fiducia nel leader e iniziano a diventare stressati, oberati di lavoro o se perdono la motivazione.
Esempio di leadership battistrada: Cristiano Ronaldo.
Stili di leadership: riassumendo
Riconoscere gli stili di leadership è il primo passo per migliorare le proprie competenze di guida di un team o di una azienda.
Senza questa capacità di osservazione di se stessi e degli altri, sarà complicato capire dove intervenire e quando cambiare il modo di porti alla guida di progetti, aziende, obiettivi.
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