Credito d’imposta formazione 4.0: cos’è e come funziona

Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta

Che l’azienda debba considerare la formazione non come un semplice costo, ma come un vero e proprio investimento è ormai un concetto ampiamente conosciuto e condiviso.

Il passaggio dalla teoria alla pratica comporta però diverse criticità, sia legate all’efficacia che ai costi che all’organizzazione delle attività in azienda.

Per renderla efficace occorre seguire una logica di processo che parte dalla realizzazione di una attenta ed accurata analisi di fabbisogno, fino alla individuazione dei formatori e ad un attento monitoraggio.

Dal lato dei costi, che pure ci sono come per ogni investimento, esistono diversi strumenti sui quali l’azienda può contare.

Accanto agli ormai arcinoti Fondi Interprofessionali esiste, dal 2018, lo strumento del credito d’imposta, che è stato riconfermato ed ampliato all’interno della legge di Bilancio 2020.

Vediamo quali sono gli aspetti fondamentali e quali vantaggi può portare all’azienda.

Cosa è il credito d’imposta formazione 4.0

Realizzando attività di formazione 4.0, le aziende maturano un credito d’imposta, fino ad un massimo del 50% dei costi sostenuti.

E’ una misura già attiva dal 2018, ma che la legge di Bilancio 2020 ha potenziato e stabilizzato fino alla fine del 2022.

Chi può usufruirne?

Tutte le imprese, indipendentemente dalle dimensioni, dalla tipologia, dal regime fiscale ecc. Possono usufruirne anche gli enti non commerciali, con riferimento alle sole attività commerciali eventualmente esercitata.

Non riguarda invece i percettori di reddito da lavoro autonomo.

Gli unici requisiti richiesti sono:

a) il rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro previste per lo specifico settore

2) l’aver correttamente adempito agli obblighi di versamento dei contributi assistenziali e previdenziali per i dipendenti.

Altro requisito per richiedere il credito d’imposta formazione 4.0 è avere a disposizione un certificazione della documentazione contabile, in particolar modo per le voci di spesa inerenti alla formazione che concorrono alla maturazione del credito d’imposta formazione 4.0.

Quali attività rientrano in formazione 4.0?

La formazione deve riguardare le tematiche individuate dal Piano Nazionale Industria 4.0. Non è però necessario che le attività siano collegate ad investimenti in beni compresi in Industria 4.0

Il piano indica una serie di tematiche che vanno dai big data, alla cyber security, alla robotica, all’internet delle cose e delle macchine, fino alla integrazione digitale dei processi aziendali.

Le attività formative dovranno essere relative agli ambiti:

  • Vendita e marketing
  • Informatica e tecniche
  • Tecnologia e produzione

Non rientrano nel credito, ovviamente, tutte le attività di formazione legate ad obblighi normativi.

Quali sono le spese ammissibili?

La Legge di Bilancio 2021 ha ampliato le spese ammissibili al credito d’imposta, che attualmente sono:

  • spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
  • costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, quali:
    • le spese di viaggio
    • i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto
    • l’ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione.
  • costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione;
  • spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e le spese generali indirette (spese amministrative, locazione, spese generali) per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione.

Sono ammissibili anche le eventuali spese relative al personale dipendente ordinariamente occupato in uno degli ambiti aziendali individuati nell’allegato A della legge n. 205 del 2017 e che partecipi in veste di docente o tutor alle attività di formazione ammissibili.

Sono escluse le spese di alloggio, ad eccezione delle spese di alloggio minime necessarie per i partecipanti che sono lavoratori con disabilità;

Prima della modifica normativa, il credito si maturava solo sul costo dei dipendenti in formazione. Ora invece si matura anche sul costo dei servizi acquisiti per realizzare i progetti.

A quanto ammonta il credito d’imposta?

Gli importi variano a seconda delle dimensioni dell’azienda, sia in relazione alla percentuale da applicare che al massimale di credito, secondo uno schema preciso.

La piccola impresa quindi ha un credito più elevato sia in termini di percentuale applicabile, che di massimale complessivo.

Nel caso di lavoratori svantaggiati, il credito d’imposta è sempre pari al 60%.

Dimensione impresaPercentuale del creditoImporto limite
Piccola70%300.000
Media50%250.000
Grande30%250.000

Come posso utilizzarlo?

Qui abbiamo una differenza fondamentale con gli altri tipi di crediti di imposta legati ad Industria 4.0. In questo caso infatti il credito può essere utilizzato per intero in una sola soluzione.

In particolare se ne potrà usufruire a partire dall’anno successivo a quello nel quale si è maturato il credito, in compensazione.

Chi può erogare la formazione?

I soggetti abilitati ad erogare formazione al fine di ottenere il credito di imposta sono individuati in maniera esplicita:

  • Soggetti accreditati per lo svolgimento di attività di formazione finanziata presso la Regione in cui l’impresa ha la sede legale o una sede operativa;
  • Università
  • Istituti Tecnici Superiori
  • Soggetti accreditati presso i Fondi Interprofessionali
  • Soggetti in possesso di certificazione di Qualità UNI EN ISO 9001:2015 nel settore EA37
  • Personale dipendente.

Come si usufruisce del credito d’imposta?

Per potere usufruire di questo importante strumento occorre:

  1. Innanzitutto fare una comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico;
  2. La formazione deve essere erogata da un Ente compreso nell’elenco del punto precedente;
  3. Le attività devono seguire un piano documentato che fornisca a ciascun dipendente una attestazione relativa alla effettiva partecipazione alle attività formative.
  4. Acquisire una certificazione delle spese sostenute da parte di un revisore legale dei conti.

Per la comunicazione al MISE, va utilizzata la modulistica messa a disposizione dallo stesso Ministero.

Come possiamo aiutarti?

Non occorre rispondere ad avvisi pubblici, o preparare complicata documentazione per ottenere il credito di imposta. Occorre però seguire una serie di passi e rispettare una serie di adempimenti ben precisi.

La nostra azienda è Agenzia Formativa accreditata presso la Regione Toscana, e certificata secondo la UNI EN ISO 9001:2015. Di conseguenza abbiamo l’esperienza ed i requisiti per progettare, erogare e rendicontare le attività formative secondo le esigenze della tua azienda, partendo dall’analisi dei fabbisogni.

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