Addetto Risorse Umane: Chi è e Cosa fa

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Chi è l’addetto alle risorse umane e cosa fa esattamente?

Per chi è interessato a questa moderna figura professionale, è importante conoscerne il ruolo, le funzioni ed anche le competenze che deve avere. Per chi si avvicina adesso al mondo HR, è importante sapere anche quali sono gli sbocchi professionali possibili nell’attuale mercato del lavoro.

Gestione risorse umane: cosa significa

Dall’inglese Human Resource Management, la gestione delle risorse umane è una funzione di management che ha l’obiettivo di rendere più efficaci, in termini di rendimento, le prestazioni del personale dipendente.

Oggi più che mai, infatti, il “capitale umano” va curato e sviluppato perché la qualità del lavoro rappresenta un vantaggio competitivo a cui le aziende non possono più rinunciare. Per questo motivo, l’insieme di competenze, conoscenze e abilità dei singoli lavoratori deve essere sempre più salvaguardato e gestito correttamente.

L’addetto alle risorse umane sta quindi diventando figura strategica proprio per il ruolo fondamentale che ha nella crescita e nel successo di un’azienda.

Addetto Risorse Umane: i requisiti richiesti

Il titolo di studio

Ad oggi, non esiste un corso che rilascia un titolo di studio specifico per lavorare nelle risorse umane. Per l’inserimento in questa area, un requisito minimo è rappresentato dal diploma di scuola superiore, anche se in molti annunci di lavoro viene richiesta la laurea in psicologia o in discipline come economia o scienze sociali.

Anche una formazione universitaria di tipo giuridico o gestionale rappresenta una buona base di partenza. Ecco un breve elenco delle Lauree più utili ad iniziare un percorso per lavorare nelle HR:

  1. Economia e Commercio: questa laurea fornisce una solida base di conoscenze in campo economico e gestionale, con particolare attenzione alle tematiche organizzative e alle risorse umane.
  2. Psicologia: offre competenze in ambito psicologico e socio-relazionale che possono essere applicate alla gestione delle risorse umane.
  3. Giurisprudenza: la laurea in Giurisprudenza fornisce una solida base di conoscenze in campo giuridico che può essere utile nella gestione degli aspetti legali ed amministrativi propri delle risorse umane.
  4. Scienze della Comunicazione: la laurea in Scienze della Comunicazione offre competenze in ambito comunicativo che possono essere utili nella gestione delle relazioni interpersonali all’interno dell’azienda.
  5. Ingegneria Gestionale: la laurea in Ingegneria Gestionale fornisce una solida base di conoscenze in ambito gestionale e tecnologico, che possono essere utili nella gestione delle risorse umane in aziende ad alta tecnologia.

Nelle offerte di lavoro, spesso, viene richiesta, oltre il titolo di studio, anche la frequenza di percorsi formativi più specifici come, ad esempio, un Master post laurea in Gestione delle Risorse Umane.

Le competenze trasversali

Per lavorare nell’area Risorse Umane è fondamentale possedere un bagaglio di competenze di tipo relazionale. Ossia avere attitudini che consentono di tessere buone relazioni nell’ambiente di lavoro e non solo.

Un addetto alle risorse umane ha a che fare con l’intero capitale umano di un’impresa. Per questo,  il suo lavoro non è affatto di poco conto, perché incide significativamente sulla efficienza e sulla produttività. Tra i suoi compiti rientrano infatti le strategie e gli interventi finalizzati a migliorare le performances dei singoli e dell’intero team.

Buona capacità di comunicazione e di mediazione diventano così le competenze di primo piano su cui deve puntare chi intende candidarsi a questo ruolo. Oltre al possesso di una spiccata attitudine alle relazioni interpersonali.

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Ed anche da corsi di specializzazione, sempre nell’area HR, che servono per padroneggiare in modo approfondito, i numerosi temi che rientrano nella gestione del personale.

Cosa fa chi lavora nelle HR

Le mansioni di questa figura possono variare in base alle dimensioni dell’azienda.

In aziende più piccole, sono spesso è presente un unico addetto che svolge tutti i compiti propri dell’area risorse umane. In organizzazioni più grandi, l’addetto HR è invece una figura che fa parte di un team più strutturato, spesso con un HR Manager a capo e diversi collaboratori con responsabilità specifiche.

Per semplificare e dare una idea di massima dei molti compiti di cui è investito un addetto HR, si può fare riferimento a questo elenco:

  • Ricerca e Selezione del Personale: Identifica i candidati più adatti per le posizioni vacanti.
  • Inserimento dei Neo Assunti: Coordina l’onboarding dei nuovi dipendenti.
  • Gestione del Personale: Monitora e gestisce le prestazioni e il benessere dei dipendenti esistenti.
  • Formazione e Sviluppo delle Risorse Umane: Promuove lo sviluppo professionale attraverso programmi di formazione e corsi aziendali rivolti alla crescita delle competenze, spesso finanziati anche con i Fondi Interprofessionali.
  • Amministrazione del Personale: Gestisce questioni relative a contratti, pagamenti, e benefit dei dipendenti.
  • Gestione delle Relazioni Sindacali: Gestisce i rapporti e le negoziazioni con le rappresentanze sindacali.

Le figure del mondo HR

Navigando in rete l’offerta formativa per chi vuole acquisire le competenze per lavorare nelle HR sono molte e molte sono anche le figure in uscita da ogni singolo corso o master.

Si parla infatti di HR Specialist, HR Generalist, HR Recruiter o HR Manager: ognuno di questi percorsi formativi mira a formare le figure chiave dell’area HR. Per i profili professionali dell’area risorse umane, clicca qui

Questo significa che al momento della scelta, successiva al conseguimento di una Laurea o di un Diploma, occorre aver chiaro quali sono le competenze da integrare basandosi sulla formazione già posseduta.

La domanda da farsi allora è: cosa so veramente dell’area risorse umane? quante conoscenze teoriche ho già acquisito? e quante competenze possiedo? E partire da lì per scegliere con quale percorso proseguire il ciclo di studi.

Nella realtà, infatti, può essere più utile un corso personalizzato, anziché un Master o un Corso in aula, che l’obiettivo solo ed esclusivamente di integrare le competenze/conoscenze mancanti. Un Master o un Corso di specializzazione, infatti, trattano molti argomenti (a volte anche in modo troppo generalista), non tutti ugualmente interessanti perché già conosciuti o perché non in linea con il bisogno del singolo.

In questo caso, allora, meglio una durata minore, un percorso su misura anche suddiviso in più tappe per arrivare al raggiungimento degli obiettivi formativi personali. Per maggiori informazioni sui percorsi su misura e sulla formazione individuale, clicca qui

Infine, anche le Università offrono oggi Master di perfezionamento nell’area risorse umane che servono proprio ad approfondire gli argomenti trattati nei percorsi di Laurea. Per chi non ha interesse a conseguire la magistrale, questi Master si propongono come percorsi per sviluppare conoscenze/competenze in modo molto mirato.

Dove lavora l’addetto alle risorse umane

L’addetto alla gestione delle risorse umane lavora spesso in aziende private o di Enti pubblici. Le aziende di medie e grandi dimensioni hanno solitamente un ufficio HR, necessario vista la mole di lavoro che questo deve gestire.

Un altro ambito dove c’è sicuramente richiesta di addetti specializzati nell’ambito risorse umane sono le Agenzie di Somministrazione Lavoro che ovviamente sono sempre alla ricerca di queste figure.

Dopo aver maturato una buona esperienza professionale, magari come lavoratore dipendente, alcuni scelgono anche l’attività di consulenza esterna e trovano occupazione presso società specializzate nell’area risorse umane che offrono servizi di ricerca e selezione di personale altamente qualificato.

Quanto guadagna un addetto alle risorse umane?

Secondo quanto indicato da Jobbydoo, la retribuzione di un addetto alle risorse umane varia in base all’esperienza lavorativa e va da un minimo di € 22.000,00 fino ad arrivare a € 40.000,00 lordi annui con il maturare dell’esperienza. Ovviamente è una media, perché dipende dal contratto applicato, dalle capacità personali però, in linea di massima, può essere preso a

1 – Un Addetto alle Risorse Umane entry level, con meno di 3 anni di esperienza lavorativa, ha indicativamente uno stipendio medio complessivo di circa 22.000 € lordi all’anno.

2 – Un Addetto alle Risorse Umane a metà carriera, con 4-9 anni di esperienza, può ricevere uno stipendio medio di circa 27.600 €. Mentre un Addetto alle Risorse Umane senior, con 10-20 anni di esperienza, guadagna in media 35.000 €.

3 – Un Addetto alle Risorse Umane a fine carriera con più di 20 anni di esperienza si può attendere una retribuzione media complessiva di 37.700 €.

Fonte: Jobbydoo

In conclusione

L’area risorse umane sta acquisendo sempre maggior importanza e un ruolo centrale nelle aziende, anche e soprattutto in quelle in crescita perché non è possibile operare senza una adeguata gestione del personale, dalla fase di ricerca e selezione fino alla gestione delle crisi aziendali e dei cambiamenti sempre più veloci e frequenti.

Per questo, lavorare nelle risorse umane richiede una specializzazione iniziale che può essere acquisita sia con Master, universitari o executive, e soprattutto con percorsi e formazione individuale con i quali è possibile intervenire su eventuali “carenze” da colmare.

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